WHO CARES –  2020

Siedo vestita di rosso e con i capelli intrecciati con spago, fili di lana, cotone. Davanti a me un panchetto di legno accoglie una persona alla volta, seduta dandomi le spalle.  Mentre pettino i loro capelli e accarezzo le loro teste con le mani, canto una nenia sia mentre espiro che mentre inspiro, senza interrompere il flusso.

Who cares: Colei o Colui che se ne cura / Chi se ne cura? / Chissenefrega.

Un omaggio agli atti di cura mancati o mancanti nel passaggio dall’età infantile a quella adulta e una denuncia del fardello (burden) che grava sui caregiver familiari che scelgono o devono assistere in solitudine bambini, anziani, senza avere tregua e senza risparmiarsi; nell’indifferenza delle Istituzioni, degli amici, dei vicini di casa.

Mary Cassatt, Mother Combing her Child’s Hair, 1879, Brooklyn Museum

GUTTA –  2020

Mi immergo vestita di bianco dentro una vecchia conca da macellaio, con dell’acqua dentro, pronta per un bagno rituale all’aperto che porti via ogni traccia di contaminazione. 

Da una gruccia un contenitore rovesciato, una flebo che distilla goccia dopo goccia una medicina che è nera, macchia il vestito. Lavo il vestito che contemporaneamente continua a sporcarsi.

“Gutta” sono le gocce-parole che durante la quarantena giorno dopo giorno si sono insinuate nel nostro vissuto e come trauma collettivo fino a una deformazione bestiale di percezione del mondo. All’esterno le regole per una pulizia sono apparentemente chiare. Come reimparerò quelle per legittimare la mia presenza?

SELF-SURFING –  2020

Con Sergio Altamura
All’interno del Festival ‘IncontrArti’ di Museo Art Brut Firenze.

Attraverso l’uso di uno stetoscopio modificato, viene catturato e amplificato il suono del cuore dei partecipanti. A questo si intrecciano la voce, il respiro, la manipolazione elettronica in modo estemporaneo suggestionate dal timbro, dalla velocità, dalla dinamica della pulsazione vitale.